Basta con gli sceriffi.. La misura è colma!

L'episodio di Sassari in cui la polizia locale esercita una violenza ingiustificata nei confronti di due cittadini, come documentato da ben tre video che girano in queste ore in rete fra lo sgomento e la preoccupazione di centinaia di persone, è il segnale che, nella gestione dell’emergenza sanitaria, si sta mettendo la popolazione alla mercé delle forze dell’ordine.
La misura è ormai colma e la paziente tolleranza dimostrata dai cittadini, che hanno rispettato in maniera assolutamente composta le prescrizioni sul distanziamento fisico, sta dando adito a comportamenti inaccettabili da parte delle forze di polizia e il moltiplicarsi di segnalazioni di abusi in tutta l’isola è ormai sotto gli occhi di tutti.
Caminera Noa esprime preoccupazione per una gestione della crisi che vede l’applicazione di misure incongrue, irrazionali e indiscriminatamente punitive. Sindaci sceriffi che danno disposizioni più aspre rispetto a quelle del governo italiano, dimostrando tutta l'inadeguatezza della polizia locale nella gestione dell’emergenza.
I controlli a tappeto, le strade chiuse, le sanzioni a comportamenti nient’affatto pericolosi e l’assoluta discrezionalità delle forze dell’ordine sono gli ingredienti principali di uno stato di polizia.
Perseguire chi cammina da solo in campagne sperdute, le corse dei runners solitari e le persone conviventi che fanno la spesa in coppia, non ha il benché minimo fondamento epidemiologico.
Quanto sta accadendo si sta rivelando di pregiudizio per la salute stessa dei cittadini, in un clima crescente di paura e di sospetto che non è solo inammissibile ma che non trova giustificazione alcuna se non nella misura in cui si scansano le responsabilità politiche di chi non ha saputo impedire il dilagare del virus negli ospedali e nelle RSA. Un modo per costringere la popolazione a pensare di essere la prima causa del contagio anziché vittima di una malasanità e di una politica non all’altezza della situazione.
Caminera Noa chiede che si allentino i controlli nei confronti dei cittadini e che si avvii subito un piano di ripresa delle attività economiche che consenta dal 4 maggio di ritornare a vivere, nel rispetto di tutte le misure di distanziamento fisico e di sicurezza, nell’interesse dei sardi che non devono diventare merce di scambio nello scontro tra il Presidente del consiglio Giuseppe Conte e Matteo Salvini, come nel caso della triste vicenda sulle mancate riaperture delle librerie nell’isola per l’ubbidienza servile del presidente Christian Solinas al suo alleato leghista.