Caminera Noa esprime la massima solidarietà e il pieno sostegno a Michele Zuddas, avvocato e attivista indipendentista che ha deciso di intraprendere uno sciopero della fame in segno di protesta contro il mancato riconoscimento della Legge di iniziativa popolare Pratobello24 da parte del Consiglio Regionale della Sardegna. La legge, sostenuta da oltre 211.000 firme, rappresenta una richiesta chiara e determinata dei cittadini sardi contro la speculazione energetica che sta minacciando il nostro territorio e il nostro futuro.
Il comportamento del Consiglio Regionale, che ignora questo potente segnale di partecipazione democratica, è un atto di grave spregio nei confronti del popolo sardo e dei principi fondanti del nostro Statuto, che conferisce al popolo sardo il diritto di presentare proposte di legge. Con questo atteggiamento, che non solo è politicamente, ma anche eticamente e moralmente scorretto, si calpestano i diritti di chi vuole essere protagonista della vita democratica di questa terra. Si sta mostrando il volto di una classe dirigente asservita agli interessi delle multinazionali, pronta a ignorare le esigenze reali e legittime della comunità sarda per favorire le dinamiche coloniali imposte dallo Stato italiano.
Il tentativo di ignorare la legge Pratobello24 non è solo un atto politico, ma un colpo al cuore della democrazia sarda. È un chiaro tentativo di fermare il processo di autodeterminazione iniziato con la forte mobilitazione popolare che ha portato alla raccolta delle firme per una legge che fermasse concretamente l’assaldo delle multinazionali dell’energia nell’isola. Il governo della RAS sta cercando in ogni modo di mascherare la sua subalternità ai poteri delle multinazionali e alle logiche coloniali interne allo Stato Italiano, ignorando che questo non potrà che ritorcersi contro di loro. La Sardegna non può essere trattata come una colonia energetica, e il popolo sardo non può più essere messo a tacere nè costretto ad accettare decisioni calate dall'alto per interessi che non appartengono alle nostre 377 comunità, costrette a cedere i loro terreni per produrre energia che non ci serve, in nome di una finta transizione enegetica.
Caminera Noa non resterà in silenzio. Proseguiremo con forza nella mobilitazione contro la colonizzazione del nostro territorio e contro chiunque cerchi di essere complice di questo processo. Siamo al fianco di Michele Zuddas e continueremo a lottare affinché lo sforzo dei comiutati e delle centinaia di sardi e sarde a sostegno della legge Pratobello24 non venga umiliato e calpestato dalla tracotanza dei potenti di palazzo.
La lotta per la Sardegna è la lotta per la libertà e la dignità di un popolo. Chiunque cerchi di fermarla si troverà di fronte una mobilitazione crescente, determinata a difendere la nostra terra da ogni tipo di speculazione e colonizzazione.
Tàttari, 06 de Sant'Andria de su 2024