Mentre
il ministro degli interni pensa, alla luce delle proteste studentesche, di fare
la caccia agli anarchici e ai centri sociali, (riservando la stessa
criminalizzazione perpetrata nei confronti di chiunque si opponga e voglia
cambiare lo status-quo, siano essi antagonisti, comunisti o indipendentisti), e
mentre la sua polizia manganella gli studenti e le studentesse, la nostra
necessità è eliminare la volontà dello Stato e delle aziende di abituare i
giovani a dover immaginare il futuro fra morte e sfruttamento.
Liberiamo
la scuola dalle arpie statali ed aziendali, per una sicurezza sul lavoro e una
scuola scevra dalla repressione giovanile.
La
mediazione non è più la soluzione, mentre si pensa se ascoltare o meno i
giovani, cercando in essi i buoni e i cattivi, questi giovani muoiono sul
lavoro, vengono mandati a lavoro dalla scuola e in piazza vengono manganellati
e messe le mani al collo.
Per il
vostro sistema scolastico sono tutti noi giovani, degli antagonisti.
Antagonisti politici che lottano per il protagonismo giovanile nel proprio
percorso scolastico e nella propria vita.
Il
futuro non sarà monopolizzato dell’aziendalizzazione e dallo sfruttamento
scolastico, ambientale, lavorativo e sociale.
Caminera Noa sostiene nelle piazze sarde la mobilitazione e la protesta studentesca del 18 febbraio, invitando studenti, studentesse, docenti, operatrici e operatori e scolastici, a prendere coscienza del problema e a scendere in piazza.
Cristian Augusto GrossoResponsabile Scuola e Politiche giovanili per Caminera Noa
16 freàrgiu de su 2022