Salta all’occhio come la giunta Solinas, dopo aver prodotto solo disastri in ambito sanitario e aver causato tagli di personale e posti letto, depotenziamento e chiusura di interi ospedali e reparti specialistici drenando centinaia di milioni di soldi dei cittadini sardi dalla sanità pubblica a quella privata, voglia oggi rifarsi il trucco e apparire per ciò che non è, ossia interessata alla salute dei pazienti, i quali non hanno bisogno di nuove tredici strutture ospedaliere – che resteranno con grande probabilità inutilizzate – ma di cure efficienti ben distribuite sul territorio, dove andrebbero rafforzati i presidi sanitari esistenti. È infatti abbastanza evidente che 40milioni per tutti gli ospedali di comunità saranno insufficienti e potranno al massimo servire ad aprire qualche struttura più simile a un ambulatorio che a un ospedale, come invece vuole farci credere Solinas. Sembrano essere ospedali di comunità dove non c’è né comunità né ospedale, ma le due componenti del nome in codice del danno. Sono dei veli unti e retorici per far avanzare in silenzio e con fragorose conseguenze, l’idea di centralizzazione. Perderemo infatti i medici di base nei paesi, che saranno impegnati in questi “ospedali di comunità”. Quest’idea è negativa quanto logica se vediamo da chi viene promossa; ed è logica anche la sua conseguenza: controlla il centro, e cospargi di sale tutto ciò che è periferico per il tornaconto della politica di palazzo.
Caminera Noa denuncia ancora una volta come dietro questa operazione si nasconda il solo intento di proseguire verso centralizzazione e privatizzazione della sanità sarda, tanto che il piano del governo regionale non sembra affatto puntare su cure specifiche e di una certa importanza, per le quali sarà sempre necessario indirizzarsi verso i centri maggiori, per lo più privati, o varcare il Tirreno.
Ribadiamo quanto sostenuto da tempo: Solinas, Nieddu e chi li ha preceduti hanno messo letteralmente in ginocchio la sanità pubblica e danneggiato il diritto alla salute del popolo sardo. Questa giunta dimostra ancora una volta di non avere nessun a reale intenzione di difendere gli interessi dei territori e delle nostre comunità. Non ha nessun progetto serio e concreto di sviluppo e spreca risorse e opportunità in opere del tutto inutili mentre ciò di cui abbiamo necessità è personale medico, riqualificazione e immediato potenziamento delle strutture esistenti. Una razionalizzazione delle risorse destinate alla sanità privata, fin troppo foraggiata da una giunta che non sembra aver colto il senso delle proteste che negli ultimi mesi si sono riaccese a Tempio, Ittiri, Oristano, Ghilarza e Lanusei e che sarebbero dovute servire da monito per una classe dirigente che ha dimostrato totale disinteresse verso la salute del popolo sardo.
Caminera Noa
14 abrile de su 2022