Apprendiamo dalla stampa degli insulti e delle minacce subite in questi giorni dalla fotografa Alessandra Garau“rea” di ave fatto una campagna di sensibilizzazione contro l’omofobia attingendo dalla cultura sarda e facendo indossare, alle persone scelte come modellə, gli abiti tradizionali sardi.
Caminera Noa stigmatizza con forza ogni forma di insulto e minaccia rivolte in maniera vigliacca e in contrapposizione a una cultura aperta e inclusiva rivolte in questi giorni ad Alessandra Garau.
In tempo di “guerra”, le reazioni fatte di messaggi sui social e di minacce telefoniche, sono state degne della peggiore delle violenze, con l’intento di colpire la libertà di espressione di un’artista e, in questo specifico caso, di una donna, malcelando omofobia e becera intolleranza dietro la presunta “difesa” della tradizione.
È inutile negarlo: questo è ancora una volta un attacco sessista, patriarcale, e conservatore non “delle tradizioni”, ma di concetti ed azioni intrise di pregiudizi tossici.
Ci troviamo davanti all’ennesimo parto di una società machista che si palesa e fa danni ovunque, sulla pelle di chi, come Alessandra, impiega la sua arte e l’amore per la cultura di appartenenza a servizio di una campagna civile legittima, che condividiamo e rilanciamo in segno di comunanza di intenti. La tradizione per noi è espressione della società che la incarna e che la rappresenta, si evolve con essa e si esprime attraverso ogni forma d’arte e di espressione.
Caminera Noa, coerentemente con i principi che la ispirano, esprime tutta la sua solidarietà contro ogni forma di discriminazione: con Alessandra donna e artista libera!
Luana Farina Martinelli Coordinatrice Natzionale di Caminera Noa 17 maju de su 2022