Caminera Noa sostiene che lo sfoggio delle forze armate in concomitanza alla imponente esercitazione militare che si sta svolgendo nell’isola sia l’ennesima dimostrazione di tracotanza dello Stato Italiano che offende la dignità del popolo sardo, calpestandone i diritti. La nostra terra viene infatti trasformata in una immensa piattaforma militare al servizio della NATO, e messa quindi al centro del conflitto ucraino.
Vogliamo perciò ribadire la posizione della Sardegna quale terra di pace, mentre la guerra prosegue e la spettacolarizzazione bellica continua. Una prova è l’esibizione delle frecce tricolori prevista per il 21 maggio nella città di Alghero, dove il comandante dell’aeroporto militare, Domenico Cecco, ha esplicitamente parlato di “investimento su Alghero” e di divulgazione dei valori dell’aereonautica nelle scuole di Sassari, per poi, “far esibire in piazza il più grande tricolore al mondo”.
E mentre ad Alghero, si parla di accoglienza della popolazione ucraina, mentre si invitano le scuole a manifestare in piazza Sulis contro la guerra, nella medesima piazza si ritroveranno le autorità militari e istituzionali; nella medesima piazza sfreccerà l’esibizionismo militarista dello Stato italiano.
È l’ennesima beffa sul popolo che non può più trovare coperture.
È l’ennesimo schiaffo ai cittadini sardi, l’ennesimo spreco di soldi ai danni della collettività. Si tratta infatti di costi esorbitanti: un’ora di volo di un solo di questi modelli di aerei costa circa 5000 euro. A questi vanno aggiunte le spese accessorie come quelle per la sicurezza e organizzazione dell’evento stesso. Per farsi un’idea, la kermesse di tre giorni con le Frecce Tricolori costò, nel 2018, al Comune di Arona (Novara), più di € 118.000,00 escluse le spese sostenute direttamente dagli sponsor.
Caminera Noa sostiene che, in una terra che deve tristemente prepararsi per la stagione degli incendi, sarebbe più proficuo utilizzare risorse per l’acquisto di Canadair, invece che preferire l’esibizionismo delle frecce tricolori.
Caminera Noa invita gli algheresi e non solo, a riflettere su quanto l’amministrazione comunale stia agendo concretamente nell’interesse dei suoi cittadini o, al contrario, preferisca lo sfoggio militare da dare in pasto a un turismo industriale e di massa, sempre meno interessato ai saperi e alla cultura locale ma con il naso all’insù ad applaudire all’ennesima manifestazione di sciovinismo da parte di uno Stato dove l’interesse dei militari prevale ormai su tutto il resto.
No alle frecce tricolori! No allo sfoggio bellico!
Cristian Augusto Grosso Responsabile territoriale della Nurra per Caminera Noa 18 maju de su 2022