Centinaia di docenti senza lavoro e senza stipendio. Dall’Ufficio Scolastico Regionale solo propaganda


È di queste ore la comunicazione giunta a centinaia di docenti sardi che le nomine da graduatorie d’Istituto sono annullate in quanto non sono state ancora rese pubbliche dagli enti preposti. A inizio anno scolastico ci sono decine e decine di posti vacanti in sostegno e materia, ovunque. Una situazione a dir poco sconcertante che si protrarrà probabilmente fino a metà ottobre. 

Queste nomine dalle Graduatorie d’Istituto, che fino al 2019 sarebbero state al 30 giugno o al 31 agosto, dal 2020 sono state inspiegabilmente tarpate fino al termine delle attività didattiche, quindi con scadenza 10 giugno 2023.

Questo comporta per centinaia di docenti l’incubo di non ricevere lo stipendio a fine mese, perché chi insegna fino al termine delle attività didattiche, secondo i criteri stabiliti dal ministero della pubblica istruzione non ha la necessità di mettere in tavolo un pasto caldo, provvedere al proprio sostentamento e a quello di eventuali familiari, pagare le bollette, l’affitto o il mutuo, i bolli auto, i tickets sanità e tutti gli altri balzelli massacranti che lo Stato italiano impone ai suoi cittadini.

Caminera Noa nel denunciare la grave situazione in atto ricorda come l’intero impianto scolastico viva da decenni una situazione di continua emergenza. Un quadro ben poco edificante, in cui i precari e le precarie che svolgono spesso un ruolo chiave nella formazione di milioni di studenti (in Sardegna e in Italia), è costantemente mortificato da tecnicismi, algoritmi e giochi di potere della classe dirigente di turno che gioca letteralmente sulla loro pelle e con il loro futuro. 

I docenti in Italia vengono costantemente torchiati e umiliati da richieste economiche e di tempo da dedicare ai concorsi sempre più farsa, alla memorizzazione di quesiti assurdi e fuori contesto, assolutamente incompatibili col lavoro sul campo, con lo stipendio, la famiglia e tutto ciò che dovrebbe essere il vivere e il tempo del vivere di ciascun lavoratore e di ciascuna lavoratrice in un Paese civile e nomale. In un’ottica ben distante dal favorire lo sviluppo culturale dei nostri giovani in modo armonico e corretto, permettiamo alla scuola di iniziare senza gli organici al completo, senza diritti e senza stipendi equi e uguali per tutti e tutte, danneggiando soprattutto la formazione dei nostri giovani.

Di fronte a tutto questo stride la propaganda dell’USR (Ufficio Scolastico Regionale) Sardegna apparsa sulla stampa sarda in cui si è detto che la scuola sarebbe partita con tutti i posti assegnati ai supplenti da GPS (Graduatorie Provinciali Scolastiche). Così non è. Il caos impera. È tutto nebuloso e manca la verifica diretta con l’USP (Ufficio Scolastico Provinciale) di Sassari che ha persino sospeso il contatto telefonico con comunicazione sul proprio sito. 

Caminera Noa chiede che questa situazione sia risolta al più presto facendo appello affinché si rendano immediatamente pubbliche le nomine da graduatoria d’Istituto, e invitando i sindacati della scuola, gli insegnati, gli studenti e le studentesse alla mobilitazione in difesa dei loro diritti e della loro dignità.

Zaira Zingone, 
Delegata alle politiche della scuola e alla cultura per 
Caminera Noa
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