Oggi ad Alghero, ricorre l’anniversario della “Nit de San Pasqual”, la notte del 17 maggio 1943, giorno in cui Alghero fu vittima dei bombardamenti degli alleati.
Dove oggi sorgono alcune delle piazze del centro storico, i palazzi crollarono in guerra.
Fra queste piazze c’è Piazza Sventramento e Piazza Balzani.
Il ricordo della drammaticità del fatto storico da parte delle istituzioni resta nell’attuale contesto culturale e sociale della nostra città un fatto puramente retorico e svuotato di reali contenuti etici e morali. Al ricordo di questi fatti, impressi nella memoria della nostra comunità, non segue infatti alcun ragionamento sulla preservazione del nostro patrimonio culturale e storico se non in funzione di una industria turistica sempre più famelica e omologante, costruita sulla fagocitazione di qualsiasi spazio urbano, inclusi quelli che oggi la passerella politicante ricorda in fascia tricolore per pura convenzione.
Stamattina in Piazza Sventramento, dopo aver spostato i tavolini, le autorità politiche, religiose e militari hanno posto una corona sotto la targa che ricorda il bombardamento. La corona è profumata, i colori dei fiori vivaci e freschi, meno i tavolini che hanno ripreso il loro posto subito dopo la cerimonia.
Non è un caso isolato, basta spostarci poco più in su, in piazza Balzani, anch’essa colpita dai bombardamenti del ’43 e oggi abbandonata dall’amministrazione al più completo degrado.
Insomma, a poco serve la vuota retorica se non si trasforma in un agire in favore di un vero recupero del patrimonio storico e culturale e non si pone al servizio dei cittadini di Alghero. Città che si appresta ad accogliere anche in questo 2023 il sovraffollamento di un turismo di massa sempre più impattante e invasivo.
Caro sindaco e cari amministratori, non trastullate il vostro indice sopra il vandalismo se siete i primi a obliare il valore culturale, storico e popolare di una città, il cui dominio vi caratterizza nella posizione di “futipopúl excel·lència”.
Non è un caso isolato, basta spostarci poco più in su, in piazza Balzani, anch’essa colpita dai bombardamenti del ’43 e oggi abbandonata dall’amministrazione al più completo degrado.
Insomma, a poco serve la vuota retorica se non si trasforma in un agire in favore di un vero recupero del patrimonio storico e culturale e non si pone al servizio dei cittadini di Alghero. Città che si appresta ad accogliere anche in questo 2023 il sovraffollamento di un turismo di massa sempre più impattante e invasivo.
Caro sindaco e cari amministratori, non trastullate il vostro indice sopra il vandalismo se siete i primi a obliare il valore culturale, storico e popolare di una città, il cui dominio vi caratterizza nella posizione di “futipopúl excel·lència”.
Cristian Augusto Grosso
Coordinamento Natzionale di Caminera Noa
17 maju 2023
