Non si reprime la libertà di manifestare! Non ci lasceremo intimidire!


Nel corso degli ultimi mesi, in Sardegna si sono tenute numerose manifestazioni per protestare contro il regime di detenzione di 41 bis e in solidarietà all’anarchico Alfredo Cospito in sciopero della fame a seguito della condanna a 20 anni di reclusione con l’accusa di aver piazzato due ordigni all’ingresso della scuola dei carabinieri di Fossano nel 2006, fatto per cui non vi sono state vittime o feriti. Tuttavia, la recente sentenza della Corte Costituzionale italiana chiamata ad esprimersi sul caso dopo il vasto dibattito aperto sulla questione, potrebbe portare alla revisione della condanna al 41 bis per Cospito.
È importante sottolineare che persino l’ONU considera la detenzione al 41 bis come un regime di tortura. In Italia, ci sono persone che subiscono l'isolamento per periodi prolungati, anche per 30 anni, violando il minimo standard dei diritti dei detenuti stabiliti dall’ONU, noti come “Nelson Mandela Rules”.


A poche settimane da questa notizia apprendiamo che ben 70 persone, tra cui esponenti del movimento Caminera Noa, tra Sassari, Alghero, Cagliari, Nuoro e continente, sono ora indagate per reati quali invasione di terreni privati, manifestazione “non autorizzata” e accensione di fumogeni. Molti degli indagati hanno appreso della loro posizione dai giornali locali, senza ricevere alcun avviso ufficiale. Tra questi figurano vari esponenti politici, volti noti del mondo indipendentista, dell’associazionismo, del sindacalismo e della cultura, i quali hanno legittimamente espresso la loro solidarietà a Cospito e contrarietà al regime di 41 bis partecipando ai presidi e alle manifestazioni e rilasciando diverse dichiarazioni pubbliche ai media locali.

Caminera Noa esprime il suo sconcerto riguardo a questa indagine che appare surreale e come un meschino e subdolo tentativo di isolare la solidarietà e reprimere la libertà di manifestazione e di espressione delle idee. Il nostro movimento non si lascerà intimidire e si attiverà fin da subito per difendere il diritto alla libertà di manifestazione, esprimendo piena solidarietà a tutte le persone indagate.

Coordinamento natzionale di Caminera Noa
13 maju de su 2023