La figura di Michela Murgia emerge come una personalità di rilevanza, un’intellettuale dal temperamento spiccato, capace di confrontarsi con le contraddizioni sociali del nostro tempo ed esprimere liberamente il proprio punto di vista. Non è essenziale essere dalla sua parte o condividere le sue battaglie politiche per riconoscerne l’importanza.
Le sue opinioni scatenavano dibattiti accesi, spesso
caratterizzati da toni feroci e talvolta attacchi a sfondo sessista. Nelle
settimane finali della sua esistenza, pur non nascondendo la gravità della sua
malattia, ha sollevato un dibattito rilevante riguardo ai diritti civili non
riconosciuti all’interno dello Stato italiano, con particolare attenzione alle
persone che restano. La sua scelta di sposarsi con il regista Lorenzo Terenzi,
nonostante la sua personale sfiducia nel concetto tradizionale di matrimonio,
ha sorpreso molti. Questa decisione è stata motivata dal desiderio di garantire
legalmente alla sua famiglia allargata, appartenente alla comunità queer, ciò
che lo Stato ancora non riconosce. Lei stessa ha definito queste nozze “un
atto politico”.
Nel 2014, Michela Murgia si candidò per la leadership della Regione Sardegna, rappresentando la lista Sardegna Possibile, una coalizione a guida indipendentista che ottenne un notevole consenso, con 76.000 preferenze raccolte. Il movimento Caminera Noa rende omaggio a questa figura di spicco, che è stata un fulcro centrale nei dibattiti sull’autodeterminazione della nostra terra.
Coordinamento Natzionale di Caminera NoaSassari, 11 aùstu 2023