Proposta politica: Dal soggetto-progetto al movimento organizzato

La proposta che presentiamo è frutto di un dibattito interno a Caminera Noa ed è stata realizzata con il contributo di vecchi e nuovi attivisti. Il coordinamento, condividendone il contenuto e ritenendo utile aprire il dibattito in vista della plenaria del 23 gennaio, ha provveduto a renderla pubblica, approvandone il contenuto e sottoponendola alla plenaria di Caminera Noa come proposta di lavoro e di progettualità politica.

Coordinamento Natzionale



PROPOSTA POLITICA
DAL SOGGETTO-PROGGETTO AL MOVIMENTO ORGANIZZATO

Premesse
Chi siamo
Caminera Noa nasce il 23 aprile 2017 in una assemblea pubblica a S. Cristina di Paulilatino proponendosi come soggetto-progetto in cui trovassero legittimità i migliori aspetti e le battaglie del pensiero e della pratica indipendentista, ecologista, femminista, socialista e pacifista.

Obiettivo politico di Caminera Noa era saldare insieme il progetto di compiuta sovranità nazionale dei sardi con il superamento del sistema neo-liberista e dell’economia capitalista in generale.

Uno spazio che si proponeva di alimentare tutti i conflitti e le resistenze presenti in Sardegna.

Dal manifesto politico di Caminera Noa
https://www.camineranoa.org/p/manifesto-politico-di-caminera-noa.html

Rilanciare il percorso
Caminera Noa è nata dal bisogno di una autoriforma del modo in cui tutti noi abbiamo finora fatto attività politica e sociale. Non ci siamo proposti di costruire un nuovo partito né un movimento a guida personale e neppure una organizzazione dove a decidere siano sempre gli stessi o dove la democrazia sia solo il velo dietro al quale regnano le medesime logiche oligarchiche di sempre.

Sentiamo oggi la necessità di rilanciare il percorso di lotta e di elaborazione sulla base dell’attuale scenario politico e sociale, contraddistinto da un sempre maggiore distacco dei cittadini dalla vita politica. Le amministrative del 2021 hanno registrato un calo considerevole dei votanti rispetto alle consultazioni precedenti
https://www.sardiniapost.it/politica/comunali-2021-in-sardegna-ha-votato-il-609-per-cento/ mentre le regionali del 2019 hanno segnato una disfatta delle forze del campo autodeterminazionista, divise in tre liste in competizione fra loro e i cui risultati sommati non sono stati capaci di superare l’8%
https://www.regione.sardegna.it/speciali/elezioniregionali2019/risultatiriassuntivi.html 
Scenario che ci porta a dover ridefinire la sfera della nostra azione politica e sociale, avanzando una proposta di massima di un possibile percorso di rottura con l’attuale sistema di subalternità e sottomissione che richiede di ridefinire l’organizzazione del movimento e dei ruoli al suo interno, passando appunto dal soggetto-progetto al movimento organizzato.

Noi firmatari e firmatarie intendiamo farlo in forma pubblica, plurale e democratica, coinvolgendo in un dibattito chiunque 2intenda proseguire o iniziare con noi un nuovo impegno politico per l’emancipazione sociale e nazionale della Sardegna.

I firmatari
Luana Farina, Giovanni Fara, Salvatore Palita, Loredana Delogu, Cristian Augusto Grosso

1) Dal soggetto-progetto al movimento organizzato
L’ORGANIZZAZIONE INTERNA

ORGANI:

PLENARIA
È composta da tutti gli aderenti al movimento. In via ordinaria si riunisce una volta all’anno e in via straordinaria quando convocata dal coordinamento politico o dal coordinatore o coordinatrice. Determina la linea politica, nomina l’esecutivo (coordinamento politico) e il/la coordinatore/coordinatrice, può decidere lo scioglimento del movimento e ne definisce l’assetto organizzativo.

Nomina eventuali figure o organi di vigilanza del rispetto dei principi e delle regole democratiche del movimento.

1) COORDINAMENTO POLITICO
Ha il potere esecutivo, ossia il compito di perseguire la linea politica votata dalla plenaria. Decide le azioni da intraprendere e l’elaborazione delle campagne politiche e dei progetti da sottoporre alla militanza e alla società civile o ad altre organizzazioni con cui lavora e collabora.

Dentro il coordinamento deve essere rappresentata nella proporzione dei due terzi la linea politica determinata dalla plenaria. Non vi è altro limite di ingresso se non questo, a salvaguardia della maggioranza di chi ha presentato la tesi o proposta politica votata dall’assemblea.

Nelle sedute e nei lavori del coordinamento possono essere ospitati – senza diritto di voto – i responsabili di alcune attività svolte all’interno del movimento o in collaborazione con esso.

Il coordinamento nomina figure di riferimento per i seguenti settori:
a) comunicazione (gestione social ecc., rapporti con la stampa, gestione mailing list ecc.);
b) logistica;
c) tesoreria.

Il coordinamento organizza le attività del movimento.

Sui temi politici si stabilisce che i progetti, le lotte, le proposte debbano essere presentate all’esecutivo e da questo approvate e portate avanti. Il coordinamento può dare delega a chi fa la proposta di svolgere attività a nome e per conto del movimento.

È possibile aderire a Caminera Noa anche se iscritti ad altre associazioni, movimenti o partiti che non abbiano finalità opposte a suoi obiettivi e principi, ma non possono far parte del coordinamento coloro che hanno ruoli dirigenziali in altre organizzazioni con finalità politiche, ciò al fine di garantire l’indipendenza del movimento e la sua linea politica.

2) CORDINATORƏ
a un potere esecutivo, di rappresentanza e di coordinamento, convoca l’assemblea del coordinamento. Resta in carica un anno, rinnovabile per un altro anno. Nomina il vice coordinatore/coordinatrice. Convoca la plenaria in via ordinaria e/o straordinaria di concerto con il coordinamento o autonomamente. In emergenza, ha mandato automatico di intervenire, per esempio, ad una conferenza stampa.

2) Dal soggetto-progetto al movimento organizzato
ATTIVISMO, ORGANIZZAZIONE, AUTOFINANZIAMENTO
I progetti politici organizzati necessitano di una rete di sostenitori, attivisti in grado di sorreggere le attività del movimento, occorrono soldi per finanziare il carburante per le trasferte, i manifesti, le bandiere, le vernici, la presenza in rete, le campagne elettorali, le spese legali, i cibi e le bevande, il suolo pubblico, la sede e le utenze e tante altre cose che non possono funzionare a costo zero o sempre sulle spalle di pochi. Occorre quindi avviare una seria campagna di adesione a Caminera Noa, ottimizzare le spese, fornire i rimborsi a chi è impegnato in prima linea, aprire sedi e strutture ad esse collegate (ad es. circoli e associazioni culturali), in modo da autoalimentare l’attività politica e il sostentamento degli aderenti a Caminera Noa. Crediamo che i risultati politici non possano arrivare dal puro spirito di abnegazione di pochi attivisti ma dalla costruzione di una struttura politica organizzata, aperta e orientata a una sua crescita sul territorio ed è a questo che intendiamo lavorare.

3) Dal soggetto-progetto al movimento organizzato
PROGETTO POLITICO

RAPPORTI POLITICI
Obiettivi a breve medio termine:
È nostra intenzione rafforzare i rapporti di collaborazione e scambio di idee con le organizzazioni politiche dell’area autodeterminazionista e indipendentista con le quali abbiamo già aperto un dialogo, intrapreso lotte e iniziative comuni:

Con Sa domo de totus di Sassari, realtà che sul territorio si dimostra attiva sul piano della critica politica e sociale. Con la casa del popolo di Sassari infatti Caminera Noa ha organizzato significative manifestazioni culturali e battaglie per l’ambiente, trovandosi inoltre fianco a fianco nelle lotte contro l’occupazione militare o nella recente campagna di solidarietà al Presidente Puigdemont arrestato ad Alghero il 24 settembre. Con questa realtà intende intensificare i rapporti, costruendo una strategia politica comune e lavorando in sinergia per scalfire gli assetti politici dominanti sul territorio rispondenti a logiche clientelari e a poteri saldamente radicati sul piano istituzionale e governativo.

Assieme ad altre realtà crediamo di poter costruire nuovi processi politici, democratici, plurali ed inclusivi. Sappiamo di avere in comune molti obiettivi strategici con Sardegna Possibile con cui condividiamo principi e valori ideali tra cui il diritto all’autodeterminazione, l’antifascismo e il femminismo intersezionale e con cui intendiamo lavorare per allargare il fronte di condivisione politica orientato alla costruzione di una alternativa al duopolio coloniale della destra e della sinistra italiane. Ma è sul territorio natzionale che troviamo ancora una volta realtà capaci di contrapporsi ai centri di potere clientelari, alle pratiche familistiche ed elitarie che escludono i cittadini dalle decisioni che riguardano le loro comunità; Progetto per Nuoro e Su Mezzoru di Olmedo, due realtà che seguendo percorsi diversi rappresentano esperienze importanti con le quali confrontarsi nell’ottica della costruzione di un ampio movimento popolare per l’autodeterminazione della Sardegna.

Vogliamo altresì intensificare i rapporti politici con il Coordinamento Intersezionale, tenendo fede all’idea che per costruire una seria alternativa popolare al colonialismo e al capitalismo e combattere fattivamente discriminazioni e oppressioni di genere, sesso, razza, classe sociale, abilità/disabilità, Paese di origine, cittadinanza e molto altro, occorra unire fra loro le lotte e costruire prospettive sociali diverse da quelle storicamente determinate dal patriarcato e dalla sua struttura di potere.

Sul piano natzionale riteniamo di poter esportare le buone pratiche di partecipazione alla vita sociale e politica nei 377 comuni dell’isola, favorendo una partecipazione attiva dei cittadini e la costruzione dal basso di un vasto movimento popolare per l’autogoverno, il diritto di decidere e l’autodeterminazione. Obiettivo della rete di relazioni che intendiamo alimentare sui territori è quello di trasformare la società civile in società politica attraverso forme di partecipazione creativa, solidaristica e mutualistica come rifiuto dei modelli tradizionali imposti dagli attuali assetti di potere.

Nel nostro intento di voler costruire una alternativa popolare, femminista-intersezionale, ecologista e anticolonialista individuiamo come principale referente nelle istituzioni l’Associazione degli amministratori indipendentisti Corona de Logu, a cui intendiamo rivolgere progetti, proposte e campagne di lotta con lo scopo di creare una compiuta coscienza nazionale e di costruire un fronte per l’autodeterminazione realmente capace di incidere sulle decisioni che riguardano l’isola.

Rapporti con i sindacati che operano in Sardegna
Dal momento della sua formazione ad oggi Caminera Noa ha posto le tematiche del lavoro tra le questioni principali su cui imbastire delle azioni politiche. Ha lavorato a stretto contatto sul fronte della tutela della lingua e cultura sarda con CSS e COBAS SCUOLA, sul fronte del contrasto alla precarizzazione e allo sfruttamento del lavoro con USB, con cui abbiamo portato avanti il progetto Telefono Ruju, una linea sempre aperta per chi volesse denunciare situazioni lavorative non regolari e infine sul fronte della difesa degli ospedali sardi con S.I. COBAS presente alla manifestazione del 16 dicembre a Olbia, una delle più importanti e significative battaglie contro la privatizzazione della sanità sarda e la chiusura delle strutture ospedaliere in vari centri dell’Isola.

Caminea Noa dovrà di intensificare il rapporto con il mondo sindacale, nell’ambito delle questioni che attraversano la società sarda, impegnando il sindacalismo su due fronti: in una battaglia contro tutta la politica governativa: contro la disoccupazione, contro lo smantellamento dei servizi primari (scuole, sanità, trasporti), contro le politiche sociali restrittive e contro i modelli di sviluppo economici coloniali del settore militare ed energetico.

Caminera Noa dovrà lavorare nell’ottica di uno sviluppo di una coscienza sindacale e del lavoro che rispondano all’esigenza della salvaguardia ambientale, in un’ottica di autogoverno ed emancipazione del territorio. Sentiamo in tal senso la necessità di alimentare non solo il conflitto attorno alle tematiche del lavoro ma di farlo soprattutto nella prospettiva di dare vigore a una coscienza sindacale che agisca per una reale trasformazione dei rapporti tra lavoratori e istituzioni e lo sviluppo di politiche del lavoro costruite sulla base delle nostre innumerevoli risorse materiali e immateriali e sulla vocazione economica dei nostri territori e delle nostre 377 comunità.

Rapporti politici nell’ambito dello scenario italiano
Caminera Noa riconosce l’importanza di costruire sinergie politiche con quelle organizzazioni che in Italia si dimostrano ostili al centralismo dello Stato. Guardiamo con interesse ad Antudo, organizzazione indipendentista siciliana che raggruppa le realtà sociali che si muovono per l’autodeterminazione e l’autogoverno dei territori e Il Sud Conta, una Rete di gruppi – Comitato “G. Salvemini”, L’Altro Sud, Partito Separatista delle Due Sicilie, Unione Mediterranea, Zero81-Napoli – e singoli attivisti che portano avanti un progetto di comunicazione e azione politica con l’obiettivo di rappresentare i diritti, i bisogni e gli interessi delle regioni del Mezzogiorno.

Con queste realtà abbiamo avuto modo di interagire nel corso della prima fase della gestione della crisi sanitaria da parte del Governo Conte, mettendone in discussione le scelte fatte e provando a offrire delle soluzioni differenti da quelle che apparivano a totale appannaggio delle ricche regioni del nord Italia.

Riteniamo che in futuro possano esserci altre circostanze per le quali provare a imbastire un dialogo e forme di contrattazione politica con lo Stato, mantenendo ognuno la propria indipendenza politica, ma puntando a costruire un fronte di lotta e di opposizione comune alle politiche centraliste, di rapina e di devastazione perpetrate dallo Stato nei confronti di mezzogiorno e Sardegna.

Rapporti politici nell’ambito dello scenario europeo
L’Unione Europea non è un interlocutore ma è un luogo in cui potremmo essere presenti. Un luogo in cui far emergere le contraddizioni che riguardano la gestione politico-amministrativa dell’isola. In questa fase storico-politica si rende quindi necessario individuare dei riferimenti politici in sede europea ai quali aderire o attraverso i quali farci portatori delle vertenze che attraversano la Sardegna.

In particolare è nostro interesse approfondire la conoscenza dell’attività svolta da EFA-ALE, l’Alleanza Libera Europea, partito politico europeo che raggruppa le organizzazioni che sostengono il diritto all’autodeterminazione e l’indipendenza e politiche di autogoverno, federalismo, autonomismo delle Nazioni senza Stato.

Sul fronte dell’impegno a favore della pace, della solidarietà, della giustizia sociale, dell’uguaglianza, della democrazia e dei diritti umani guardiamo con interesse a quanto sostenuto da GUE/NGL, il Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica, gruppo confederale che rispetta e valorizza le diversità delle identità dei propri rappresentanti.

La ricerca di organizzazioni europee e internazionali con le quali aprire un confronto e un dialogo diretto è necessaria alla crescita e alla maturazione di una prospettiva politica concreta. Questione sulla quale Caminera Noa intende aprire un dibattito interno nel breve-medio termine.

ELEZIONI AMMINISTRATIVE E REGIONALI
L’obiettivo che intendiamo porci come movimento è la partecipazione alle elezioni amministrative e regionali.

Elezioni amministrative
Intendiamo favorire e partecipare alla formazione di liste civiche da porre in collegamento fra loro, con l’intento di costruire una fitta rete di rapporti tra le realtà politiche alternative al duopolio coloniale di destra e sinistra e la società civile, che intendiamo coinvolgere nella costruzione di nuove forme di autogoverno del territorio.

Vogliamo proporre nuove pratiche di partecipazione politica come base per la costruzione di una coscienza nazionale indispensabile al rilancio della battaglia per l’emancipazione dell’isola.

Uno dei problemi maggiori dei movimenti che si oppongono al colonialismo italiano sotto le sue diverse ramificazioni è che la società sarda è una società depoliticizzata e uno degli obiettivi delle forze politiche alternative al sistema dominante dovrebbe essere dunque quello di favorire forme di reale protagonismo e partecipazione alle decisioni che riguardano le nostre comunità e l’intera isola.

Come? Partendo dalle problematiche locali, fornendo mutua assistenza alle comunità impegnate nelle lotte (per la sanità pubblica, per la gestione del patrimonio culturale, per il diritto ai trasporti e ai servizi, per la difesa dell’ambiente, contro lo spopolamento del territorio, la militarizzazione dei territori ecc.), mettendo in movimento competenze specifiche e creando una rete politica in grado di richiamare l’attenzione e l’impegno di tutte le componenti dell’indipendentismo e dell’ambito autodeterminazionista. Fornendo quindi gli strumenti per affrontare le problematiche locali e per costruire una nuova rappresentanza politica nel rapporto fra territori e istituzioni.

Caminera Noa continuerà a mantenere la propria autonomia nelle lotte ma intende favorire l’impegno pubblico dei vari soggetti politici e culturali per un processo costituente, per un movimento popolare per l’autodeterminazione, un movimento in grado di favorire una progressiva penetrazione sul territorio delle istanze di autogoverno e indipendenza.

Un ruolo chiave va attribuito alla presenza sul territorio degli amministratori indipendentisti e del rafforzamento della funzione di rappresentanza dell’Associazione Corona de Logu, che dovrà assumere un ruolo sempre più rilevante, diventando referente istituzionale di tutto il movimento autodeterminazionista.

Elezioni regionali
Intendiamo favorire la costruzione di una proposta politica di governo alternativa alle logiche coloniali e alla subalternità dei sardi nel rapporto con lo Stato centrale, sempre e da sempre “calate dall’alto”, che il duopolio ha accettato senza mai contrastarle, anche quando consapevole dell’inapplicabilità delle stesse ad un territorio vasto come la Sardegna (secondo per estensione insieme al Piemonte, subito dopo la Sicilia) ma che, come popolazione, è appena superiore a due quartieri di una metropoli italiana. Perciò dobbiamo essere ancora più determinati a essere alternativa, che esige autogoverno e diritto di decidere in base alle nostre reali esigenze.

Qualsiasi cosa volessimo cambiare, allo stato attuale, risente della mancanza di rappresentanza politica in sede regionale.

Caminera Noa vuole creare le condizioni per poter incidere sulle decisioni che riguardano i sardi e la nostra terra.

Vogliamo modificare una legge elettorale che impedisce la formazione di alternative democratiche ai due poli coloniali di destra e sinistra, ben consapevoli che ciò può essere possibile solo da dentro il Consiglio Regionale.

Vogliamo la modifica dello Statuto regionale e una riforma degli enti locali (p.es. servizi sociali e sanitari).

Vogliamo incidere su tematiche di primo piano quali cultura, trasporti, occupazione militare, ambiente e sostenibilità energetica.

Vogliamo ridefinire il ruolo della Sardegna negli assetti geopolitici e riportare al centro del dibattito l’incidenza dei poligoni militari nell’isola. Questione che si lega evidentemente al mancato sviluppo economico e alla tematica dello spopolamento.

Vogliamo rinnovare e stimolare il dibattito etico attorno all’utilizzo dei poligoni presenti sull’isola e al ruolo chiave che questi svolgono nei conflitti internazionali, nella sperimentazione e nella spinta alla produzione e al commercio internazionale di armamenti.

Vogliamo ribadire con determinazione che noi di Caminera Noa non siamo interessati a sostenere, in sede elettorale e non solo, le così dette "quote rosa" così come pensate e realizzate, perché essendo noi per un femminismo intersezionale, le riteniamo superate e, ampiamente dimostrato, strumentali ad una politica manipolatrice e maschilista; inoltre, e ben più grave, limitative e discriminanti nei confronti di chi non si riconosce nella sola definizione binaria uomo/donna, concetto per noi superato, nel momento in cui tuttə sono chiamartə a partecipare alla vita politica e a rappresentare se stessə e le idee condivise.

Caminera Noa nell’idea della costruzione di una alternativa politica anticolonialista, nel promuovere un processo costituente di un movimento per l’autodeterminazione, auspica e intende lavorare per la formazione di un forum natzionale con funzione di shadow government, ossia di monitoraggio e formulazione di controproposte politiche da inserire nel dibattito, in contrapposizione con le logiche di subalternità e le decisioni prese per la Sardegna nelle segreterie dei partiti lombardi e romani. Anche in questo frangente si rivela necessario rafforzare lo spessore politico dell’Associazione Corona de Logu, che dovrà veicolare le varie proposte sul piano istituzionale, anche nell’ambito dei rapporti fra il mondo autodeterminazionista e indipendentista, aprendo necessariamente il dibattito con la RAS.

La nostra idea di forum (la nostra piazza, la nostra agorà democratica e plurale)
Caminera Noa intende favorire la nascita sui territori di veri e propri forum, quali ambiti di discussione dove incontrare sui diversi territori – perché di alcuni diverse sono le impellenze e criticità! – le componenti sociali, politiche ed economiche di questa terra, delle vere e proprie piazze dove aprire un ampio dibattito democratico in cui discutere, analizzare ed elaborare risposte alle problematiche peculiari e comuni, di carattere natzionale, che incidono sui territori, sulla qualità della vita dei sardi, sul futuro dell’isola e sul suo sviluppo economico e sociale.

Tutte le discussioni saranno affrontate in forma pubblica e inclusiva.

Tutte le componenti potranno prendervi parte in un’ottica di sviluppo, partecipazione e crescita politica, che non necessariamente dev’essere orientato alla costruzione di percorsi elettorali. Potrebbero esserci componenti non interessate ad affrontare questo tipo di percorso, ma che comunque devono essere messe nelle condizioni di contare e di incidere nell’ambito del dibattito e nella formulazione delle proposte che si intende veicolare sul piano più strettamente politico ed elettorale.

La nostra agorà avrà il compito di aprire e stimolare il dibattito pubblico attorno a tematiche di ogni tipo, favorendo l’elaborazione di proposte e soluzioni agli innumerevoli problemi che attanagliano l’isola, contro le discriminazioni e la subalternità della nostra terra nelle decisioni che contano e che ci interessano da vicino; ma sarà anche un luogo di confronto politico che faciliterà la costruzione dei progetti elettorali e la scelta delle figure più adatte a rappresentare le istanze del mondo autodeterminazionista.

Le scelte dei candidati dovranno essere collettive e condivise. Il metodo della scelta calata dall’alto ha prodotto finora risultati deludenti sul piano elettorale, con figure di primo piano rivelatesi incapaci di veicolare, prima e soprattutto dopo, prospettive reali di cambiamento, e comunque non rappresentando, se non in termini marginali, le istanze di autogoverno ed emancipazione dell’isola.

Il nostro programma politico
Forte dell’apertura del dibattito interno e del confronto con i territori e le loro problematiche Caminera Noa potrà sviluppare nel medio breve termine un proprio programma snello e definito, con soluzioni politiche realizzabili. Non solo proposte di lotta e di mobilitazione, ma soprattutto l’idea della costruzione di una organizzazione politica di massa, articolata e radicata sui territori, il cui programma e le cui azioni abbiano come finalità l’emancipazione, l’autogoverno, il diritto alla liberazione della Sardegna dalle politiche coloniali e di sfruttamento a cui è attualmente soggiogata.

Il RILANCIO DELLE LOTTE
Il rilancio delle lotte deve essere funzionale alla linea politica proposta. Con questo intendiamo dire che non ha alcun senso convocare manifestazioni al solo scopo propagandistico e che qualsiasi mobilitazione deve rispondere alla necessità di tracciare soluzioni politiche e di costruire un reale radicamento del movimento sul territorio. A tal proposito intendiamo ridefinire le modalità di convocazione delle stesse, ove possibile, facendo un lavoro propedeutico d’informazione, nell’intento di far emergere le contraddizioni su specifiche problematiche e, infine, creando sul territorio spazi di condivisione fra le componenti del movimento per l’autodeterminazione.

Conclusioni
Caminera Noa vuole essere espressione delle lotte anticoloniali e di opposizione al modello sociale ed economico capitalista, accogliendo al suo interno l’attivismo maturato in seno all’indipendentismo, alle soggettività antagoniste e libertarie presenti sull’isola, mettendo in rete tutte le realtà politiche – comitati, circoli, associazioni, collettivi ecc. – e gettando quindi le basi per la costruzione di una forma di potere che sia davvero espressione delle comunità, del popolo.

4) Dal soggetto-progetto al movimento organizzato
COMUNICAZIONE E IMMAGINE
I firmatari propongono una modifica del simbolo, di seguito alcune proposte che intendiamo sottoporre all’approvazione dell’assemblea: