Caminera Noa e Potere al Popolo Pisa "Per un immediato cessate il fuoco" in Ucraina


Il 27 febbraio 2022 Caminera Noa è scesa in piazza per protestare contro la guerra in Ucraina, per chiedere un immediato ritiro delle truppe russe, per chiedere il ritorno alla politica e la costruzione di una rete di rapporti internazionali basati sulla cooperazione e non su una folle corsa agli armamenti.

Eravamo tra i promotori della manifestazione e abbiamo voluto esserci per dire basta a ogni forma di imperialismo e di violazione di qualsiasi principio di diritto internazionale. Abbiamo ribadito con forza la nostra posizione antimperialista, anticipata dal documento “Contra a sa gherra imperialista” diffuso alla vigilia della mobilitazione
https://www.camineranoa.org/2022/02/contra-a-sa-gherra.html.

Dalla piazza abbiamo espresso vicinanza al popolo ucraino e alle vittime delle 869 guerre sparse nel mondo, alimentate spesso dall’ingente quantitativo di armamenti prodotti in occidente. Impossibile dunque non rilevare le responsabilità politiche dei nostri governi, così come non è possibile non rilevare le responsabilità dell’Unione Europea e delle politiche di espansione a Est della NATO nel conflitto ucraino. Di fronte alle nostre considerazioni siamo stati prima contestati, poi oggetto di aggressione e minacce da parte di un gruppo organizzato di nazionalisti ucraini, presenti alla manifestazione con il solo scopo di trasformarla in una occasione di visibilità a favore di un intervento armato dell’Europa e della NATO nel conflitto.

Nei giorni successivi Caminera Noa ha voluto denunciare pubblicamente quanto accaduto a Sassari, confrontandosi con altre componenti del movimento pacifista e contro la guerra che avevano vissuto una esperienza analoga. Nel corso della manifestazione di Pisa del 26 febbraio, chiamata da Potere al Popolo e altre realtà pacifiste cittadine, un gruppo di ucraini ha approfittato della piazza per chiedere l'intervento militare della NATO. Anche in questo caso non sono mancate minacce e atteggiamenti provocatori di molti ucraini nazionalisti verso i promotori della manifestazione contro la guerra.

Emblematica la manifestazione svoltasi il 12 marzo a Firenze, in cui l’esaltazione della retorica guerrafondaia ha avuto il massimo di visibilità con la trasmissione di un surreale e grottesco intervento del presidente Zelens
kyj, il quale, chiedendo l’applicazione della “No fly zone”, punta di fatto a trascinare l’Europa in una terza guerra mondiale.

Dinnanzi al tentativo di servirsi delle mobilitazioni contro la guerra e preoccupati per ciò che è accaduto a Sassari, in una piazza schierata principalmente a favore di una risoluzione diplomatica del conflitto ucraino, Caminera Noa ha provato a chiedere un confronto con le oltre 30 sigle promotrici per riflettere su cosa significhi davvero manifestare per la pace. Riflessione necessaria a proseguire nell’impegno e nella mobilitazione contro la guerra.

Caminera Noa e Potere al Popolo Pisa dopo essersi incontrate hanno deciso di condannare unitamente il tentativo di strumentalizzazione politica delle piazze da parte di gruppi di nazionalisti ucraini organizzati, a loro volta usati come principale sponsor bellico da un governo che annuncia di voler aumentare nei prossimi anni la spesa militare di ben 26milioni di euro.

Ribadiamo la nostra ferma condanna alle politiche di guerra e alla corsa agli armamenti. La nostra ferma contrarietà a un intervento europeo nel conflitto, condannando le provocazioni NATO e la sua espansione a Est. Condannando l’invio di armi da parte dell’Italia. Chiediamo un immediato cessate il fuoco e l’apertura di una azione diplomatica incentrata sul principio di democrazia e di autodeterminazione, per una vera politica di cooperazione e per un piano di disarmo delle due superpotenze che si fronteggiano in questa crisi: USA e Russia.

Caminera Noa ritiene necessario pronunciarsi inoltre contro ogni possibile uso logistico della Sardegna in questo conflitto, per la smilitarizzazione dell’isola, per la cessazione delle esercitazioni e della sperimentazione delle armi di distruzione di massa impiegate dalle superpotenze militari che, nell’isola, vengono ad addestrarsi. Pertanto invitiamo i movimenti per l’autodeterminazione, i comitati contro la guerra, le associazioni e la società civile a mobilitarsi per la pace, contro la logica guerrafondaia che in queste ore pare prendere il sopravvento contro ogni razionalità e a favore di una possibile estensione del conflitto anziché per la sua immediata cessazione.

Caminera Noa sottoscrive infine l’appello “Dalla Toscana ponti di pace, non voli di guerra!” https://www.facebook.com/poterealpopoloapisa/photos/a.1693137837488487/2701781053290822 per la manifestazione prevista per sabato 19 marzo all’aeroporto di Pisa, riconoscendosi nel contenuto dello stesso e ritenendo importante sostenere ovunque le realtà che si battono contro la guerra, al fianco delle popolazioni civili, dei lavoratori e delle lavoratrici, per la difesa e i reali interessi del territorio. Contro una guerra che non è nostra, ma solo delle superpotenze fameliche e in costante competizione fra loro al fine di estendere la propria sfera di influenza politico-militare, e pertanto ostili alla pace e al benessere dei popoli.

Caminera Noa
Potere al Popolo Pisa
14 marzo 2022