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Caminera Noa è solidale con i due militanti di Liberu che giovedì 2 marzo, andranno a processo con l’accusa di “imbrattamento” davanti al Tribunale di Sassari, per un’azione simbolica fatta alla luce del sole, nell’aprile 2018 davanti alla tenuta fatiscente di Surigheddu – Mamuntanas nel territorio di Alghero, di proprietà della Regione Sardegna.
Durante quell’azione simbolica fu apposta una scritta sul muro di recinzione abbandonato, quanto la struttura che racchiude: “Sa terra sarda a su pòpulu sardu!”, per stigmatizzare appunto l’ennesimo tentativo di vendita, da parte della Regione, di un bene pubblico a privati per fini turistici-speculativi.
Una giusta e condivisa rivendicazione fatta a nome di tutto il popolo sardo al quale quei terreni appartengono e che potrebbero essere messi a disposizione dei giovani sardi, agricoltori e pastori, che rivendicano il diritto di lavorare e rendere produttivo un ampio appezzamento di terreno incolto di oltre mille ettari.
L’azione dimostrativa arrivò dopo anni in cui i militanti di Liberu, appoggiati anche da altri cittadini e cittadine, richiedevano già, con vari comunicati pubblici, che la Regione mettesse a disposizione quei terreni, sottraendoli così a possibili speculazioni.
Quindi quello che viene definito “imbrattamento” è da considerarsi come una rivendicazione di un diritto e non un reato.
Le procure dovrebbero piuttosto occuparsi di ben altre e più importanti forme di vandalismo del patrimonio collettivo; per esempio quello ad opera dello Stato italiano con il bombardamento dei nuraghi e la devastazione del territorio occupato dalle basi militari e trasformato in uno scenario di guerra. Ben altro che un “imbrattamento” di un muro di recinzione fatiscente.
Perciò Caminera Noa si unirà al sit-in a sostegno dei militanti di Liberu, davanti al Tribunale di Sassari, in via Roma, il giorno 2 marzo a partire dalle ore 9:00.
Luana Farina
Coordinatrice natzionale di Caminera Noa
1 martzu de su 2023